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Partecipanti all'evento43
- Oreste Monetti 1 Prenotazione/i
- Eugenio Montuori, Laura Cagni 2 Prenotazione/i
- Luca Buttignol 1 Prenotazione/i
- GIOVANNI DAGHERO 1 Prenotazione/i
- Michele ROLLERI 1 Prenotazione/i
- Antonio Michele Manfreda, Maria Stella Pirovano 2 Prenotazione/i
- Mario Michele Pinti, Fiorenza Buzzoni 2 Prenotazione/i
- Andrea Panzi 1 Prenotazione/i
- Francesco De 1 Prenotazione/i
- OSCAR FUMAGALLI 1 Prenotazione/i
- augusto valli 1 Prenotazione/i
- Eliana Fumagalli 1 Prenotazione/i
- Alfonso Barletta 1 Prenotazione/i
- Marta Panzeri 1 Prenotazione/i
- Alberto e Michela Pedretti 1 Prenotazione/i
- Joe Orsi 1 Prenotazione/i
- Franco Biassoni, Anna Maria Fedeli 2 Prenotazione/i
- Paolo Rigamonti 1 Prenotazione/i
- Grazia Villareale 1 Prenotazione/i
- Evan Di Lorenzo 1 Prenotazione/i
- MARCO TERZO MELANDRI, Bianca Terraneo 2 Prenotazione/i
- lorenzo monta 1 Prenotazione/i
- Marco Foss, Lorena Cast 2 Prenotazione/i
- Luca Galli 1 Prenotazione/i
- Luca Iacarella 1 Prenotazione/i
- Luisella Iacarella 1 Prenotazione/i
- Michela Pedretti 1 Prenotazione/i
- ALESSANDRO DI CARLO, SABRINA SORESI 2 Prenotazione/i
- Giovanni Cadorin 1 Prenotazione/i
- Monica Cadorin 1 Prenotazione/i
- Luca Cestari 1 Prenotazione/i
- SILVIA Amato 1 Prenotazione/i
- Monia Mosconi 1 Prenotazione/i
- FABIO LAEZZA 1 Prenotazione/i
- Giuseppe Codecasa 1 Prenotazione/i
- Paolo Bianchi 1 Prenotazione/i
Utenti in lista d'attesa
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Rocca Olgisio
La Rocca d’Olgisio è uno dei complessi fortificati più antichi e suggestivi del piacentino, sia per la posizione dominante le valli
solcate dai torrenti Tidone e Chiarone, sia per la sua architettura.
La prima notizia scritta riportante l’esistenza della fortezza risale al 1037, quando alcuni documenti della Curia Vescovile ne attestano la cessione ai monaci di San Savino.
La Rocca è stata occupata, assediata e distrutta nelle varie vicessitudini storiche, durante la seconda guerra mondiale, la Rocca fu sede del comando della II divisione partigiana di Piacenza. Per questo motivo, subì due attacchi da parte dei tedeschi
Dal 1979, il complesso è di proprietà della famiglia Bengalli, che con notevoli sforzi, un continuo impegno e un attento restauro è riuscita a salvare quello che viene oggi definito il più leggendario e bel castello della provincia.
Il maniero, costruito su roccia arenaria, è difeso da ben sei cinte murarie: integra armoniosamente strutture medievali e rinascimentali. La zona circostante si distingue per la presenza di grotte naturali ai tempi utilizzate dall’uomo primitivo come luoghi per l’abitazione e per la sepoltura